In base alle linee guida pubblicate dal Ministero del Lavoro a vendita di beni o servizi di modico valore rappresenta una modalità di raccolta fondi percorribile per gli ETS. Tuttavia, la normativa prevede alcune distinzioni importanti da considerare, in particolare per quanto riguarda l’occasionalità o la continuità dell’attività.
ATTIVITÀ OCCASIONALI
L’articolo 79, comma 4, lettera a) del CTS stabilisce che i fondi pervenuti a seguito di raccolte occasionali, anche mediante offerte di beni o servizi di modico valore, non concorrono alla formazione del reddito dell’ETS. Questo significa che, se la vendita di beni o servizi di modico valore avviene in modo sporadico e legato a eventi specifici, come celebrazioni o campagne di sensibilizzazione, i ricavi generati non saranno soggetti a tassazione.
Le linee guida ministeriali non specificano limiti precisi in termini di frequenza, durata o ricavi massimi per le raccolte occasionali, tuttavia, il carattere di occasionalità implica che l’attività non debba essere svolta in modo sistematico e continuativo.
ATTIVITÀ CONTINUATIVE
Quando la vendita di beni o servizi (indipendentemente dal loro valore) assume un carattere organizzato e continuativo, come nel caso della gestione di un negozio online o di un punto vendita fisico, la normativa fiscale si applica in modo diverso: in questi casi, i ricavi derivanti dalla vendita saranno considerati parte del reddito dell’ETS e saranno quindi soggetti a tassazione.
RACCOMANDAZIONI
Per garantire la trasparenza e la correttezza dell’attività di raccolta fondi, è importante che l’ETS definisca in modo chiaro le modalità di vendita dei beni o servizi di modico valore.
Dovrà essere specificata la destinazione dei fondi raccolti, distinguendo tra il sostegno generale alle attività dell’ente e il finanziamento di specifici progetti.
È consigliabile, ma non obbligatorio, privilegiare filiere di produzione equo-solidali per i beni oggetto di vendita.
L’Ente dovrà inoltre assicurarsi di rispettare tutte le normative applicabili in materia di lavoro, sicurezza dei prodotti, commercio e trattamento dei dati personali.
In conclusione, la vendita di beni o servizi di modico valore può essere un’efficace modalità di raccolta fondi per gli ETS. La normativa non prevede limiti espliciti per le raccolte occasionali, mentre per le attività continuative si applica la disciplina fiscale ordinaria (in questo caso si parla di attività strumentali e secondarie). In ogni caso, è fondamentale operare con la massima trasparenza, informando i sostenitori sulla destinazione dei fondi e garantendo il rispetto di tutte le norme vigenti.
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